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venerdì 20 novembre 2009

Come cambiano nido gli Italiani


Come cambiano i comportamenti di chi desidera lasciare casa per iniziare una nuova vita? http://www.casa.it, il portale immobiliare numero 1 in Italia, lo svela attraverso la survey «Lasciare il nido e spiccare il volo verso nuovi… appartamenti». La survey individua due fasce di età in cui è più frequente lasciare la casa dei genitori per cercare la propria autonomia: il 27,5% del campione compie il grande passo tra i 20 e i 25 anni e il 24,4% rimanda la scelta tra i 25 e i 30 anni. Significativa anche la percentuale di coloro che abbandonano il nucleo familiare più tardi, tra i 30 e i 35 anni, forse in attesa di raggiungere una maggiore capacità economica (18,2%). Non mancano inoltre casi di giovani molto precoci o di adulti molto “rilassati”: il 15,7% spicca il volo a meno di 20 anni, mentre il 14,1% si attarda oltre i 35. Lo studio Casa.it conferma lo scenario europeo: Italia, Spagna e Grecia risultano infatti i Paesi in cui l’età media dei giovani che lasciano il nido è più alta, mentre i ragazzi più emancipati sono quelli del Nord Europa (Finlandia, Danimarca e Olanda), che abbandonano le pareti domestiche a 22 anni. A seguire gli inglesi a 23, i francesi a 24 e i tedeschi a 25 anni.
A conferma della natura romantica del nostro Paese, il dato sulle motivazioni alla base della scelta di lasciare la casa natale: la maggioranza lo fa per costituire un proprio nucleo familiare attraverso il matrimonio (30%) o la convivenza (16,8%). Nonostante la vita di coppia sia spesso alla base della decisione, si sta però affermando un crescente bisogno di indipendenza che spinge i giovani a cercare una prima sistemazione a prescindere dall’anima gemella (26,6%). Altri fattori determinanti sono il lavoro (14,7%) e lo studio (9%), che spesso richiedono trasferimenti in città diverse dal proprio paese natale. A questo proposito la regione che attrae il maggior numero di giovani è la Lombardia, che offre tradizionalmente ottime opportunità di lavoro e poli universitari di eccellenza. Molto gettonati anche il Lazio, per il fascino della Capitale, e Veneto, Emilia Romagna e Toscana, per il buon trade-off tra possibilità di impiego e qualità della vita.
Se la maggior parte dei giovani lascia la casa dei genitori per iniziare una nuova vita di coppia, le
soluzioni immobiliari preferite sono per il 57,6% i bi o trilocali. Le difficoltà economiche rendono però frequente anche l’opzione del monolocale (21%) o dell’appartamento in condivisione (18,7%). «Sempre più giovani accedono al portale Casa.it per cercare una prima casa in linea con le proprie esigenze e in base alla nostra esperienza possiamo affermare che, piccole o grandi che siano e in condivisione o meno, le case che accolgono i giovani dopo il primo distacco dai genitori soddisfano la maggior parte degli italiani», commenta Daniele Mancini, Amministratore
Delegato di Casa.it. «Dalla nostra survey emerge proprio che la prima sistemazione viene
considerata la soluzione perfetta (25,6%) o comunque un buon compromesso dopo gli agi della
vita in famiglia (46,3%)».
Nonostante la casa resti il sogno più ambito dagli italiani, i più affrontano l’“operazione
autonomia” a piccole dosi, optando in primo luogo per l’affitto di un appartamento (41,2%) o di
una camera (10,3%). Il 31% acquista casa o comunque si trasferisce in un immobile di proprietà,
preferendo spesso aspettare qualche anno per un investimento ragionato, piuttosto che
accontentarsi di soluzioni provvisorie. Non mancano comunque coloro che mettono da parte
l’orgoglio e decidono di farsi aiutare dalla famiglia o dagli amici: l’11,2% decide di approfittare
inizialmente di un’abitazione di proprietà dei genitori e il 6,2% acconsente all’ospitalità di
amici, parenti e partner.
Dopotutto ogni aiuto è ben accetto, dato che i budget di spesa per la nuova avventura sono
piuttosto contenuti. Il 35% è disposto a spendere fino a 600 Euro al mese per l’affitto, mentre il
56% si propone di limitare la spese addirittura a 300 Euro al mese, cifra che consente solo la
scelta di una stanza o comunque di un appartamento in condivisione. Chi desidera acquistare si
pone, invece, in genere un budget massimo di 200.000 Euro (80%). In questo scenario di
ristrettezze economiche il 18% rimedia dividendo l’affitto con coinquilini e partner e il 26,6%
accende un mutuo. In molti (32,4%) ricorrono all’aiuto finanziario dei genitori, ma non mancano
coloro che pur di realizzare il proprio sogno cercano di arrotondare le entrate con un lavoro o
una seconda occupazione (8,4%).
Tra gli ostacoli che spesso ritardano la decisione di abbandonare la casa dei genitori c’è quindi
la mancanza di disponibilità economica (47,3%). Il 23,8% ammette però che si tratta di una
scelta di comodo e non di un reale impedimento, poiché vivere con mamma e papà ha i suoi
vantaggi in linea con il consueto stereotipo italiano: casa pulita e pasti caldi, certo a prezzo di
qualche piccola intrusione da parte di genitori apprensivi e forse un po’ invadenti. Dopotutto il
14,7% degli intervistati afferma di non essersi sentito pronto per effettuare il grande salto in
precedenza, a dimostrazione che vivere in famiglia preserva da molte preoccupazioni: una
sensazione a cui non si riesce a rinunciare tanto in fretta.

fonte: casa.it

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