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Roma: la manovra finanziaria parte dalle rendite catastali.
La città di Roma farà cassa a partire dagli immobili.
La revisione delle rendite partirà dai proprietari di seconde case, che oggi pagano l'Ici sulla base di fotografie impolverate e quindi generose con il contribuente. In centro il valore medio a metro quadrato per il catasto è di 1.123 euro, per il mercato vola almeno a 6.650, sull'Appia si passa dagli 879 euro del fisco ai 5.500 degli agenti immobiliari, e così via. Risultato: un trilocale da 80/90 metri quadrati in centro considerato «ultrapopolare» (categoria A/5) paga oggi tra i 350 e i 400 euro: una volta trasformato in abitazione «civile» ne pagherebbe poco più di mille, che salirebbero verso quota 1.800 se fosse addirittura promosso a «signorile». In quel caso, la cartella arriverebbe anche se l'appartamento è occupato come abitazione principale, perché l'addio all'Ici esclude case di lusso, ville e castelli: il conto, con aliquota ridotta, sarebbe di 1.100-1.200 euro.
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