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Nell’ambiente già fin troppo avveniristico di City Life è destinata ad atterrare, pardon trovare posto, anche una “cometa”.
Si tratta del progetto della Mario Bellini Architect(s) che di fronte al quesito di trovare un compromesso tra funzionalità e design ha tratto ispirazione dallo spazio inventandosi la “cometa” appunto, che a differenza dell’asteroide che rilascia energia nella sua corsa, in questo caso assorbirà la luce dall’ambiente, trasformandola in calore o elettricità.
Di grande impatto a livello visivo la struttura sarà destinata a rivestire come un gigantesco telo il Milano Convention Center, rivaleggiando per ampiezza con i grattacieli di City Life.
Concepito come uno sciame di raggi luminescenti che si staccano, ondeggiando dal nucleo più denso della testata fino a formare una coda lunga 200 metri.
Una cometa costituita da 8mila metri di raggi luminescenti, lunghi fino a 200 metri, che si staccano, ondeggiando, da un nucleo più denso fino a formare una coda.
Ciascun raggio sarà formato da 4 nastri, affiancati, profilati in alluminio ultrasottile, anodizzato color argento, e microforato per rende ulteriormente leggera e semitrasparente l’intera struttura.
Lungo ogni nastro sarà possibile inserire un pannello fotovoltaico, in grado di catturare la luce anche in condizioni di assenza di sole.
Dai calcoli dei progettisti ogni metro di questo materiale è in grado di produrre 25 watt, il che moltiplicato per la superficie dell’intera copertura lascia ipotizzare unacapacità di generare oltre 800mila watt.
L’energia prodotta servirà a rendere ad impatto zero l’auditorium, che sarà completamente autosufficiente a livello energetico.
Il nuovo Centro Congressi del Portello si innesta su quello che viene indicato come il Raggio Verde n° 7 lungo 11,5 km.
Una via pedonale che da Piazza Duomo porterà all’area Expo 2015, attraverso il Parco Sempione, l’area City Life, il Quartiere Portello Nord, Montestella.
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