notizie immobiliari
martedì 12 maggio 2009
vendite in rialzo negli USA

Negli USA riparte il mercato immobiliare
Aumentano, per la prima volta negli ultimi sette mesi, le vendite di case nuove. Salgono le richieste di mutui che, in seguito al minimo storico dei tassi di interesse, segnano la scorsa settimana un balzo del 32,2% attestandosi al livello più alto da due mesi a questa parte.
Il mercato immobiliare americano sembra cominciare a mostrare segnali di stabilizzazione, anche se restano aspetti preoccupanti, in primis l'andamento dei prezzi. In base ai dati diffusi dal dipartimento del commercio, le vendite di case nuove sono inaspettatamente salite in febbraio del 4,7% a 337.000 unità. I dati di gennaio, però, sono stati rivisti decisamente al ribasso: le vendite sono risultate in calo del 13,2% a 322.000, rispetto al -10,2% inizialmente stimato.
L'inatteso salto in avanti segnato in febbraio (gli analisti prevedevano una contrazione del 2,9%) sembra indicare che il mercato immobiliare potrebbe aver intrapreso la strada della normalizzazione, in quanto si va ad aggiungere a precedenti segnali incoraggianti in questo senso: la scorsa settimana il governo ha reso noto che le costruzioni di case sono salite in febbraio del 22,2%, mentre sempre lo scorso mese le vendite di case già esistenti sono balzate del 5,1%, a un tasso annuale di 4,72 milioni di unità rispetto ai 4,49 milioni di gennaio.
''Il mercato immobiliare comincia a mostrare qualche segno di stabilizzazione ma il deterioramento del mercato del lavoro potrebbe compromettere la ripresa'', sottolineano alcuni analisti, constatando comunque come ''le vendite restino incredibilmente deboli. Il peggio sembra passato ma una ripresa duratura, a meno che i prezzi di stabilizzino, non e' in vista''. Il dato odierno sulle vendite di case nuove - sottolineano gli analisti - risulta particolarmente positivo su base congiunturale, a livello tendenziale il quadro che ne esce e' diverso: rispetto a febbraio 2008 le vendite di case nuove sono in calo del 41,1%. Una flessione forte, imputabile soprattutto all'aumento della disoccupazione.
Il calo delle vendite e l'aumento delle scorte continua a spingere in ribasso i prezzi, e questo rischia - spiegano gli osservatori - di rallentare ulteriormente la domanda, con un numero crescente di persone che decide di rimandare un eventuale acquisto in attesa di un'ulteriore flessione dei prezzi. A febbraio il prezzo medio di una casa nuova e' sceso del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il ribasso annuale più forte da quando e' stata creata la statistica nel 1964, a circa 200.900 dollari dai 245.300 del febbraio 2008.
Aumentano, per la prima volta negli ultimi sette mesi, le vendite di case nuove. Salgono le richieste di mutui che, in seguito al minimo storico dei tassi di interesse, segnano la scorsa settimana un balzo del 32,2% attestandosi al livello più alto da due mesi a questa parte.
Il mercato immobiliare americano sembra cominciare a mostrare segnali di stabilizzazione, anche se restano aspetti preoccupanti, in primis l'andamento dei prezzi. In base ai dati diffusi dal dipartimento del commercio, le vendite di case nuove sono inaspettatamente salite in febbraio del 4,7% a 337.000 unità. I dati di gennaio, però, sono stati rivisti decisamente al ribasso: le vendite sono risultate in calo del 13,2% a 322.000, rispetto al -10,2% inizialmente stimato.
L'inatteso salto in avanti segnato in febbraio (gli analisti prevedevano una contrazione del 2,9%) sembra indicare che il mercato immobiliare potrebbe aver intrapreso la strada della normalizzazione, in quanto si va ad aggiungere a precedenti segnali incoraggianti in questo senso: la scorsa settimana il governo ha reso noto che le costruzioni di case sono salite in febbraio del 22,2%, mentre sempre lo scorso mese le vendite di case già esistenti sono balzate del 5,1%, a un tasso annuale di 4,72 milioni di unità rispetto ai 4,49 milioni di gennaio.
''Il mercato immobiliare comincia a mostrare qualche segno di stabilizzazione ma il deterioramento del mercato del lavoro potrebbe compromettere la ripresa'', sottolineano alcuni analisti, constatando comunque come ''le vendite restino incredibilmente deboli. Il peggio sembra passato ma una ripresa duratura, a meno che i prezzi di stabilizzino, non e' in vista''. Il dato odierno sulle vendite di case nuove - sottolineano gli analisti - risulta particolarmente positivo su base congiunturale, a livello tendenziale il quadro che ne esce e' diverso: rispetto a febbraio 2008 le vendite di case nuove sono in calo del 41,1%. Una flessione forte, imputabile soprattutto all'aumento della disoccupazione.
Il calo delle vendite e l'aumento delle scorte continua a spingere in ribasso i prezzi, e questo rischia - spiegano gli osservatori - di rallentare ulteriormente la domanda, con un numero crescente di persone che decide di rimandare un eventuale acquisto in attesa di un'ulteriore flessione dei prezzi. A febbraio il prezzo medio di una casa nuova e' sceso del 18% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, il ribasso annuale più forte da quando e' stata creata la statistica nel 1964, a circa 200.900 dollari dai 245.300 del febbraio 2008.
Fonte DemanioRe
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